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Il cielo è grigio e minaccioso quando va in scena la partita di punta della 7° giornata presso gli impianti di via Donizetti. I Grifoni hanno già avuto un assaggio della tenacia dei giovani udinesi (ma in quel caso, la squadra che abbiamo battuto a Udine era il Leonorso).
Fin dai primi minuti è chiaro che gli ospiti non sono arrivati a Oderzo per prendere un tè con pasticcini. I ragazzi friulani organizzano subito un buon gioco, impensierendo da subito la nostra difesa. Pochi minuti dopo il fischio iniziale, conquistano infatti un penalty da posizione invitante: fortunatamente, falliscono dalla piazzola. Ma la meta non si fa attendere: è questione di minuti quando il loro estremo, dopo una cavalcata di parecchi metri, scarica l’ovale all’ala, libera di segnare in tutta tranquillità. Il piazzatore udinese però non c’entra i pali.
Finita la doccia fredda, i nostri Grifoni decidono di onorare gli ospiti con un concentrato di mischia e maul: ci rendiamo pericolosi in più di un’occasione, ma spesso sciupiamo tutti gli sforzi a causa di qualche disattenzione di troppo. Decidiamo di non demordere e di battere il ferro finchè è caldo: dopo l’ennesima percussione dei nostri, Enrico Termine apre e Roberto “Alafazan” Fasan si fa trovare pronto, segnando la prima meta dell’incontro targata Grifoni. Da una posizione proibitiva, il nostro Pierpaolo “Pier” Miotto sbaglia di poco il calcio di trasformazione.
Sul 5 a 5, gli ospiti si fanno risentire. Risalgono il campo e si portano a dieci metri dalla nostra linea di meta. Dopo aver guadagnato una preziosa touche, la loro apertura sfrutta lo stato sonnolento dei nostri per aprire l’autostrada al loro primo centro, che deposita il pallone sotto i pali. Questa volta, arriva anche la trasformazione.
Arriva l’intervallo sul 12 a 5 per loro. I nostri però ritornano in campo decisi a dimostrare che lo spirito Grifoni arde ancora. Come spesso accade, sono i più grossi a prendersi carico della squadra: organizziamo una “carrettata” che avanza per ben venti metri. Purtroppo, i problemi arrivano quando apriamo la palla al largo. Non molliamo l’osso: ci riportiamo nei loro 22, guadagnando una touche invitante. Buon lancio, buona ricezione e buon carrettino. Risultato: arriva la meta, firmata Riccardo “Amadeus” Fabris. Questa volta Pier non sbaglia dalla piazzola, permettendo ai Grifoni di raggiungere gli Udinesi sul 12 a 12.
Negli ultimi dieci minuti potrebbe accadere di tutto. La partita è in perfetto equilibrio, il passo tra vittoria e sconfitta si assottiglia, incombe l’ombra di un pareggio. L’Udine, dopo l’ennesimo penalty concesso dai nostri, decide di andare per i pali, ma fallisce il colpo. Mancano pochi minuti al fischio finale quando gli ospiti decidono di candidarsi alla vittoria: dopo una grande giocata dei tre-quarti, abili nello sorprendere una difesa non troppo aggressiva, segnano la terza meta (non trasformata). I nostri non riescono a reagire: l’arbitro manda tutti negli spogliatoi e inizia la festa per i giovani friulani, gli unici ad averci battuto in campionato.
Finalmente troviamo pane per i nostri denti. Per la crescita della squadra, partite come queste sono manna dal cielo. Abbiamo trovato un avversario in grado di impensierirci non poco. Ciò deve farci pensare: via la sensazione (dannosa) di imbattibilità e avanti con un sano senso di umiltà. Non facciamoci trovare impreparati al prossimo impegno (riceviamo Trieste)! Quanto al risultato, non dobbiamo abbatterci troppo. Nel complesso infatti, non abbiamo giocato affatto male, ma abbiamo semplicemente pagato qualche errore in più. ALLEZ LES ROUGES!!
FORMAZIONE: Gaviglio, Battistella Ma., Gerolami, Fabris, Ragazzon, Piazza, Cescon, Stival (c), Dalla Nora, Termine, Berti, Battistella Mi., Baldo, Fasan, Miotto. A DISPOSIZIONE: Bucciol, Falabretti, Paladin, Drusian, Cauz, Giraldin.
Ultima modifica: 15/12/2011 alle 16:39
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