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16/01/2012, 18:42
U20 - COL PIAVE FACCIAMO LA FINE DEGLI AUSTRIACI: FERMATI SUL 10 - 7
L’U20 targata Grifoni inizia il nuovo anno con il piede sbagliato. Il Piave si presenta come una squadra insidiosa, quasi imprevedibile, e fa capolino nel nostro specchietto retrovisore (è infatti terzo). Insomma, è una partita da non sbagliare. Pur essendo alla nostra portata, però, sciupiamo tutto dimenticando di mettere in campo una sana aggressività.
Il match inizia con mezz’ora di ritardo per consentire al campo ghiacciato “de smoarse un fià”. Iniziamo mantenendo un low profile, cerchiamo di organizzare il gioco e di chiudere le porte in difesa. Balbettiamo un po’ in difesa, concedendo qualche penalty di troppo. Dopo un quarto d’ora, arriva la prima doccia gelata: cartellino giallo per fallo ripetuto (mannaggia al fuorigioco!). Come se non bastasse, a essere mandato dietro i pali avversari è proprio l’apertura, l’architetto della squadra.
Dopo l’intervallo, decidiamo di giocare sul serio. Bastano pochi minuti per entrare nei loro 22 e renderci decisivi:dopo un pick’n’go a partire da una ruck, riusciamo a mandare in meta Capitan Gregory. Fortunatamente, Pierpaolo “Pier” Miotto non sbaglia dalla piazzola: ci portiamo sopra e siamo pronti a prendere in mano le redini della partita. L’incontro prosegue su un sostanziale equilibrio: non sono mancati gli errori e le disattenzioni, ma di certo avremmo potuto chiudere la partita, se non avessimo esitato troppo.A dieci minuti dal termine, il risultato finale è ancora in bilico, nessuno se la sentirebbe di scommettere contro l’una o l’altra squadra. Ma è il Piave a spuntarla: dopo essersi conquistata l’ennesimo penalty, apre il gioco e riesce a schiacciare l’ovale oltre la linea, vicino alla bandierina. Senza trasformazione, gli avversari si portano su un traballante +3.Tentiamo un ultimo forcing, ma ancora una volta ci manca la “fame”, la freddezza e l’aggressività che ci sono mancate per tutta la durata dell’incontro.
Arriva così la seconda sconfitta in campionato, maturata in seguito a 70 minuti disputati senza l’adeguata concentrazione, e commettendo qualche ingenuità di troppo. Come cartina di tornasole si prendano pure gli avanti, croce e delizia dei nostri Grifoni: se sono stati in grado di portare l’ovale oltre la fatidica linea, è anche vero che nelle ruck risultavano assenti e in mischia chiusa hanno anticipato troppe volte la spinta, regalando calci a destra e a manca. Ma ora, a mente fredda, ciò che conta è aver imparato la lezione.
Quanto alla classifica, è vero, l’Udine Junior ci ha raggiunto. Ma i numeri a volte imbrogliano: abbiamo ancora la miglior difesa e la miglior differenza mete. Continuiamo senza pressione, senza sentire il fiato sul collo dell’Udine. Dobbiamo dimostrare di essere i migliori nel girone in ogni partita, in ogni azione.
Ultima modifica: 29/01/2012 alle 18:36
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