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28/05/2010, 14:41
QUESTA VOLTA I MOSTRI FANNO MENO PAURA: VINCIAMO NOI 21-15
Non vincere sarebbe stato un guaio: come previsto il Frassinelle ha superato con facilità un Lemene ormai rassegnato e matematicamente retrocesso, che pare si sia presentato in campo con un uomo in meno e abbia finito con due in meno, lasciando agli avversari la vittoria più comoda dell’anno: 29-0 e 5 mete. Noi ne abbiamo fatte solo due, contro le tre dei mostri, ma la precisione e l’iniziativa di Naressi al piede, oltre alla bella prova di carattere di tutta la squadra, ci hanno portato oltre l’ostacolo: siamo ancora a +3. Però mancano tre partite e niente è ancora deciso: c’è da combattere ogni domenica...
Formazione di emergenza: fuori molti giocatori per acciacchi in genere abbastanza rognosi (Cerna, Da Rugna, Saccon, Sanson, Vittori) rimettono piede in campo alcune vecchie conoscenze. Andrea Zanusso fa l’estremo per lasciare Riccardo Martin a guidare la mischia, mentre al centro della prima linea al posto di Baal Sanson va una vecchia conoscenza che, come sua abitudine, dà un contributo sensibile.
Cominciamo bene, con l’aggressività giusta. In chiusa stavolta mettiamo in difficoltà gli avversari, che però sono dinamici e all’andata ci hanno fatto fuori con i tre quarti. Infatti alla prima occasione ci bucano. Punizione e touche ai nostri 5. Palla e maul per i Mostri, che la difesa contiene bene e spinge indietro. Ma ci dimentichiamo proprio i due uomini con la palla, che nella rotazione scappano fuori e vanno in meta: 0-5 dopo 5 minuti e un po’ di preoccupazione. Per fortuna in campo ci siamo. Ci installiamo subito nei loro 22 e premiamo: percussione, fallo, battiamo veloce, ruck, la palla esce e arriva a sinistra a Zoia che la mette giù 5-5.
Insistiamo? Sì: sembra che riusciamo a tenere l’iniziativa. Ci riportiamo vicino alla linea di meta e ci restiamo per un po’. Prendiamo anche un fallo che potremmo piazzare, invece giochiamo. Quattro o cinque tentativi vicino alla ruck ma non perdiamo palla, poi proviamo di nuovo sulla destra e stavolta è Morris che entra. La posizione è buona per Naressi che ci porta 12-5.
Si mette bene? Mah, sembrava… Invece, pur giocando con aggressività, prendiamo una meta da polli: una palla esce male dal raggruppamento e cade, nessuno ci si butta sopra e nel tentativo di recuperarla facciamo fallo. Gli altri battono veloci e ci impallinano. Per fortuna non sembrano in grado di piazzare e restiamo 12-10, anzi, 15-10 perché sul rinvio riconquistiamo la palla sui 22 e Naressi mette un bel drop. Non è ancora mezz’ora dall’inizio e sono già successe un sacco di cose. Ma non basta: sembriamo un po’ stanchi e subiamo la pressione prolungata dei Mostri che ci costringono 2-3 volte al fallo e poi vanno dentro. Siamo 15 pari, ma c’è ancora il tempo per andare avanti e provarci. Una punizione di Naressi allo scadere ci riporta avanti e sul 18-15 finisce il primo tempo.
La ripresa sembra metterci più tranquilli. Naressi inventa subito un altro bel drop che ci porta 21-15, poi sembriamo trovare la chiave con un bell’attacco che ci porta a pochissimo dalla meta prima di essere fermati per un fallo. Da lì ci perdiamo un po’ e facciamo più fatica ad attaccare, forse abbiamo un po’ di paura. Subiamo l’iniziativa e un paio di volte andiamo in affanno, ma gli avversari non ne approfittano. In realtà avremmo una bella occasione con Morris che blocca un calcio e va via e poi viene fermato per fuorigioco, ma poco dopo viene il momento più difficile.
L’ingresso di Busolin, Padoan e Grando non ci ha indebolito, teniamo sempre bene, anzi, un paio di discese di Omar mettono una certa preoccupazione agli avversari. Poi in una ruck confusa Busolin prima rovescia un avversario con una spinta impressionante, poi si lascia coinvolgere dal Mostro in una discussione sull’origine dell’universo, nella quale sostiene una versione rigidamente meccanicista della tesi del big bang. L’arbitro, che è molto religioso (forse è addiritttura un creazionista…), individua nella maglietta azzurra dei Mostri il colore della Madonna e dà torto a Simone spedendolo dietro i pali per 10’. Qui bisogna stringere i denti, ma ce la facciamo. Un paio di errori avversari, un paio di touche rubate da Santarossa, una mischia sempre presente e dei tre quarti pronti a salire per bloccare il gioco avversario ci permettono di tornare in 15 e di gestire la palla, con qualche ansietà, fino alla fine.
Quello che non è finito è il campionato: restiamo avanti di 3 punti, si diceva. Domenica noi si va a Jesolo (seconda) e Frassinelle riceve il Vicenza (che ha scavalcato il Conegliano, è terzo in classifica e lotta per andare agli spareggi): difficile pensare che qualcuno porti a casa qualcosa (anche se, naturalmente, ci proveremo). Poi, nelle ultime due giornate, ci si scambia l’avversario: Alpago e Livenza. Non saranno due passeggiate, ma il Frassinelle proverà a far punti e a noi toccherà proprio fare lo stesso: la squadra di queste ultime settimane potrebbe esserne in grado.
Hanno giocato: Zanusso (15’ st. Busolin), Marturano, Martin S., Contò, Menoncello (15’ st. Padoan), Naressi, Martin R., Santarossa, Moino, Zoia, Spricigo, De Bortoli, Cappelletto, Corona (15’ st. Grando), Carpenè. A disp. Franco, Buso, D.Martin, Pompilii. All. Brochetto.
Hanno segnato: Ivan Zoia e Morris De Bortoli 1 meta. Andrea Naressi 1 trasformazione, 1 piazzato e 2 drop.
Ultima modifica: 07/09/2010 alle 14:42
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