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22/10/2012, 11:52
ODERZOLIVENZA VINCE IN ALPAGO 30-19: LUCI, SENZA DUBBIO, MA ANCHE QUALCHE OMBRA. LA SQUADRA C'E' MA BISOGNA LAVORARCI SU
OderzoLivenza questa volta non spreca: andiamo in campo decisi di fronte a un avversario che non intende fare concessioni, teniamo duro di fronte alle prime difficoltà e poi, nella fase centrale della partita, tra il primo e il secondo tempo, chiudiamo i conti. Ma il fatto che alla fine ci rilassiamo troppo, tanto da far riprendere coraggio all'avversario e da rischiare di riaprire la partita è un segnale che non siamo ancora solidi abbastanza. Comunque per noi, contro un avversario serio e tenace, una conferma delle buone cose fatte vedere a Belluno. Sicuramente un passo avanti.
Si comincia e siamo subito avanti: Federico Frara riceve il calcio d'avvio e si butta avanti trovando spazio e innescando un'azione a più fasi che si conclude con un piazzato per noi. Lo stesso Fede mette dentro da posizione abbastanza facile e siamo 3-0. Non pensiamo sia tutto facile e infatti non lo è: comincia qui una mezz'ora estremamente incerta, con molte fasi statiche, in cui al di là di una leggera prevalenza territoriale otteniamo solo il risultato di tenere gli avversari fuori dai nostri 22. Per noi più disciplina e ordine, ma diversi errori alla mano e difficoltà nel trovare spazio. Inoltre si ferma Timoteo Frara sostituito dall'esordiente Andrea Cia. Sembriamo un po' remissivi, e corriamo qualche rischio, ma verso fine tempo la situazione si sblocca: Federico ci porta avanti con un bel piazzato, centrale ma da quasi metà campo ma poco dopo, alla prima vera occasione in cui l'Alpago resta per qualche minuto nella nostra area, ci difendiamo in modo poco ordinato e permettiamo agli avversari di trovare un varco, oltre a tutto in posizione utile a trasformare.
6-7: il punteggio è strettissimo e niente è perduto, ma l'inerzia della partita potrebbe essere passata dalla parte dell'Alpago. Invece riusciamo a reagire subito: torniamo avanti, su un bell'attacco di Termine ci procuriamo un altro piazzato per placcaggio alto, ancora realizzato da Federico (oggi indiscutibile man of the match, e non solo per il 6 su 7 finale al piede...) e torniamo avanti. Ci basterebbe finire il tempo così, forse. Ma proprio allo scadere colpiamo con decisione: prima Cia intercetta una palla e fugge velocissimo ma purtroppo pesta la riga. Poi recuperiamo la touche e finalmente facciamo viaggiare bene la palla da Baldo a Termine a Strohbach che fa il buco e, placcato, trova un bell'offload per il sostegno di Davanzo, che taglia dentro e segna in mezzo ai pali. Trasformazione e il tempo si chiude sul 7-16.
Le cose si sono messe bene, gli avversari sono un po' smarriti e faticano a reagire. Termine attacca ancora la linea e riceve un altro placcaggio alto, che ci porta in superiorità numerica. Touche sfruttata bene, raggruppamento che avanza, si stacca Rossi che trova spazio e riesce a portarsi dietro un paio di avversari fino alla linea di meta. Fede è semi infallibile e siamo 7-23. Non è finita, l'Alpago non molla: già in precedenza aveva creato una buona occasione, poi sprecata per un errore alla mano, e adesso cerca di riorganizzarsi. Ma qui arriva l'errore che che per noi è il colpo del k.o.: Mihai Radu intercetta palla a metà campo e fugge in meta, mostrando il suo solito dinamismo, davvero notevole per un uomo di prima linea. Trasformazione e siamo 7-30.
Partita chiusa? Sembra di sì: è il 55' e tempo ce n'è ma pare più probabile il nostro bonus che la rimonta avversaria. Invece l'Alpago tiene ancora: noi continuiamo a giocare per qualche minuto (fa il suo esordio anche Daniele Zanchetta, altro '93, che dà il cambio a Nicolò Baldo) e ci procuriamo un paio di occasioni che non sfruttiamo, poi ci addormentiamo e via via lasciamo che gli avversari riprendano coraggio. Il divario è abbastanza ampio da non farci troppo soffrire, ma giochiamo soprattutto in difesa e con un certo affanno. Prendiamo una meta facendoci trovare mal schierati in un'azione prolungata e disordinata e siamo 12-30.
Il vantaggio è ancora tranquillizzante ma loro prendono animo. A un certo punto Gigi e un uomo di mischia dell'Alpago non si trovano d'accordo sulla valutazione dei romanzi di Balzac (i più amati dal giocatore valligiano), alla cui “Commedia umana” Gigi invece preferisce di gran lunga i potenti affreschi storici di Stendhal. L'arbitro, che invece preferisce Flaubert, li manda tutti e due a ripassare sulla grande Storia della Letteratura Francese di Lagarde e Michard. Poi anche noi placchiamo alto e finiamo la partita in 13 contro 14, facendoci infilare al largo quasi allo scadere e lottando fino alla fine per evitare altre segnature.
Questo finale poco reattivo ci dà da pensare: ci lavoreranno su in settimana Gustavo e i Fioi, anche perché il Lido che arriva domenica ha perso di un punto a Feltre dopo aver preso il bonus difensivo anche a Silea, e non potremo certamente dargli troppa confidenza. Ma gli aspetti positivi restano indiscutibilmente: più disciplina, più ordine, discreta concretezza e molto carattere per tre quarti di partita. Il risultato portato a casa ci conforta, il girone pare molto equilibrato: tutto dipende da noi. Forza FIOI!
Hanno giocato:
ALPAGO: Mognol, Roffarè (25’ Parcianello), Zampieri, Tacerbi, Cerpelloni (65’ Sey), Piazza (72’ Costa), Peterle, Toldo (41’ Pierobon), Bertagno, Perino, Saviane, Rizzoli, Recchia, Zanella (50’ De Col), Reveane (50’ Dal Farra). ALL: Aceto.
ODERZOLIVENZA: Frara T. (18' Cia), Frara F., Davanzo, Strohbach, Giuriolo (57' Scussat), Termine, Baldo (63' Zanchetta), Rossi, Fiorentino, Martin S. (57' Del Puppo), Marson, Carpenè, Piovesan (57' Giordano), Radu, Stival. A disposizione: Corai, Brescancin. All. Gustavo Dalla Ca’.
Hanno segnato: 3' cp. Frara (0-3), 31' cp. Frara (0-6), 38' m. Zanella tr. Piazza (7-6), 41' cp. Frara (7-9), 43' m. Davanzo tr. Frara (7-16), 46' m. Rossi tr. Frara (7-23), 57' m. Radu tr. Frara (7-30), 71' m. Perino nt. (12-30), 80' m. Tacerbi tr. Mognol (19-30).
QUI la cronaca dal sito dell'Alpago
Ultima modifica: 22/10/2012 alle 11:57
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