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03/11/2013, 17:41
I GRIFONI ANCHE SE RIDOTTI ALL'OSSO GIOCANO UNA BELLA PARTITA E BATTONO IL PEDEMONTANA LIVENZA 7-29
Un mezzo miracolo sul quale non avremmo scommesso: in situazione di emergenza (non facciamo l'elenco degli assenti per vari motivi...), con tre uomini in panca, uno dei quali messo non troppo bene e con (ancora) una mediana sperimentale, andiamo a vincere sul terreno dei lupi, notoriamente difficile. Intendiamoci: per quello che si è visto sul campo il risultato non mente: i Grifoni hanno giocato una partita attenta, con difesa scrupolosa, buone fasi chiuse e, tutto sommato, forse la miglior circolazione di palla di questo inizio di campionato. I lupi hanno tenuto il campo bene e con tenacia, combattendo con agonismo e senza mostrarsi realmente inferiori. Ma noi abbiamo fatto meno errori, giocato e tenuto palla un po' di più e creato più occasioni, riuscendo a sfruttarle in buona percentuale.
All'inizio subiamo un po' e concediamo un piazzato che non viene realizzato, poi cominciamo a premere e ci insediamo nei 22 avversari per una quindicina di minuti. Portiamo una maul a un metro dalla meta e poi facciamo fallo, mettiamo un piazzato con Gambarotto e ne sbagliamo un altro di pochissimo. La partita sembra molto equilibrata e pare basti poco per spostare la bilancia. Potremmo essere noi ad aiutare gli avversari facendo qualche fallo, ma il piazzato della giovane apertura avversaria va sul palo ed esce. Invece sul contrattacco siamo noi a guadagnare un fallo, ad andare in touche nei 22 e a riuscire, stavolta, a entrare con Manuel Gerolami assistito dalla maul. Gamba trasforma e siamo 0-10. C'è una reazione avversaria, ma i lupi non riescono a dare continuità al gioco, così nel finale di tempo la migliore occasione è la nostra, con un'altra maul che arriva vicino alla linea di meta. “Fucking hell!”, dice Sam, ma certamente non è del tutto deluso. La partita non è affatto chiusa, ma il vantaggio e il gioco sono dati positivi.
La piega della situazione migliora per noi a inizio ripresa: Contò arriva come un falco su una palla pasticciata dalla difesa avversaria e segna la seconda meta, che Gamba mette dentro da posizione angolata, prendendo il palo. “Questa fa male...”, dice Christian: e il vantaggio si fa più consistente, 0-17. Ma dopo qualche minuto in cui sembriamo essere più sicuri e tenere l'iniziativa, tocca a noi fare un bel regalo agli avversari offrendo, per un eccesso di disinvoltura dei trequarti, un intercetto che spalanca le porte della meta a un lupo-centro. Trasformazione e si riparte. “Questa potrebbe fare male a noi...”, pensiamo. Ma non è così. Torniamo avanti e sfruttiamo nella maniera migliore le nostre carte, prima con Greg Stival che in prima fase trova spazio travolgendo l'avversario diretto e andando in meta, poi con un calcetto all'ala di Enrico Termine, che pare troppo corto e invece si rivela della misura giusta per la bellissima corsa di Berti che raccoglie, si beve mezza difesa, sfugge all'ultimo placcaggio e segna in mezzo ai pali. Non trasformiamo ma non importa: vittoria e bonus non proprio previsti, finale degli avversari che provano fino alla fine (sebbene in 14 per un giallo) e mancano di poco la seconda meta, e basta così.
Diciamo qualcosa sui nostri: bella partita e prima meta sia per Manuel Gerolami (bel lavoro in mischia ma anche buone cose con la palla in mano, tra cui una finta con corsa all'interno e, udite, un calcetto! E' andata bene ma non farlo più...) che per Enrico Berti che ha placcato tutto quello che si muoveva e ha inventato una bella meta concludendo finalmente una di quelle discese che altre volte si erano fermate un soffio prima. Bene tutti i tre quarti, specialmente in difesa. Una parola per Termine, che sta cercando e trovando sicurezza e continuità e per il redivivo Cerna, che all'esordio ha fatto la sua parte in un ruolo delicato. Mischia di combattenti, che però hanno anche giocato con lucidità, con giovani che giocano con sicurezza anche grazie alla presenza di giocatori esperti che sanno dire la parola che serve al momento giusto. Tra i primi Fabris (che regge con coraggio alla battaglia che si svolge là davanti e lancia con buona precisione) e Stefano Giuriolo (capace di buone iniziative), oltre a Gregory Stival, capace di dare peso ma anche dinamismo. Tra gli altri Ivan Zoia, che si fa trovare sempre pronto quando serve e Santarossa, efficace in touche ma anche nel gioco aperto. Non dimentichiamo Pasini e Momesso, sempre incisivi sia come portatori di palla che come difensori.
Diamo un saluto anche agli amici di Polcenigo, che abbiamo rivisto con grande piacere: dal presidente Carlo, a Giorgio De Carli e signora, a Giorgio Mazzucco, a capitan Sgarpìa uscito dal campo sanguinante, a Mafia che guarda le linee, a Marson che ha ripreso i duelli in touche con Santa, all'ingegner De Carli che ha ripreso a correre oltre a vigilare sulla cosa pubblica, a Pigro e Toni Colella e Ubert e Cia, a Federico Frara e alla sua scout/mother, ai giovani Lucchetta e Carlo Giraldin, a tutte le tose e infine a Nicholas, incazzato in campo e fuori, sempre grande animale da rugby. E ci scusiamo con chi abbiamo dimenticato...
Domenica San Michele in casa: non dovrebbe essere un problema enorme, ma speriamo almeno di svuotare l'infermeria e avere un po' più gente in spogliatoio. Poi tocca il Piave a Pieve, partita insidiosa. Poi pausa. Intanto rimettiamoci dalle botte e lavoriamo come serve, visto che stiamo crescendo bene. A proposito: grazie a Sam per l'ottimo lavoro che sta facendo...
P.S. Siamo primi in classifica. Ma facciamo finta di no, che non è il caso di farsi delle idee...
Hanno giocato: Termine, Berti (75' Fasan), Contò, Cazorzi, Giuriolo M., Gambarotto (65' Dal Bo'), Cerna, Santarossa, (66'), Giuriolo S., Zoia, Pasini, Momesso, Gerolami, Fabris, Stival. A disp. Piovesan
Hanno segnato: 14' cp. Gambarotto (0-3), 28' m. Gerolami tr. Gambarotto (0-10), 45' m. Contò tr. Gambarotto (0-17), 54' m. Livenza tr. (7-17), 60' m. Stival tr. Gambarotto (7-24), 66' m. Berti nt. (7-29).
Ultima modifica: 04/11/2013 alle 10:04
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