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04/02/2013, 17:13

GRIFONI U16 PAREGGIANO A MESTRE 12-12 E PORDENONE LI RAGGIUNGE IN CLASSIFICA. DOMENICA 17 SCONTRO DIRETTO FUORI CASA

di Ale Griguol

Dopo la vittoria larga e rassicurante contro il Riviera arriviamo a Favaro Veneto contati, con poche riserve e non tutte in grado di giocare. Nonostante tutto scendiamo in campo convinti e cominciamo macinando gioco, passiamo i primi venti minuti nella metà campo e nei 22 avversari ma non riusciamo ad aggiungere punti sotto la scritta ospiti. Il VeMestre non ha grandi occasioni, a parte una (a causa di una nostra distrazione) con cui ci segnano il 5 a 0 (non trasformata).
Dopo essere passati in svantaggio il gioco si equilibra, i nostri attacchi si alternano a fasi di difesa e gli avversari continuano ad affacciarsi sulla nostra metà campo, fino a quando non finisce il primo tempo.
I secondi 30 minuti cominciano come erano finiti i primi, ma la svolta arriva dopo una serie di nostri insistenti attacchi che ci portano sui 5 avversari, dove Andrea Cazorzi pareggia i conti e Eros trasforma e riesce a portarci in vantaggio. Loro reagiscono e attaccano con insistenza, ma nonostante tutto difendiamo bene/benino e contrattacchiamo sprecando più di un' occasione. Ma sappiamo che quando si spreca si viene puniti, in questo caso con la meta che ci porta sul 12-7.
Ma ormai non ci andava di tornare a casa sconfitti: torniamo nella loro metà campo e, sempre sprecando un pochino, riesco a marcare la meta che ci porta sul pareggio battendo velocemente un calcio di punizione. Eros si appresta a calciare, da posizione più angolata rispetto alla prima, e non riesce a portarci in vantaggio per pochissimi centimetri. Mancano circa 5 minuti e dobbiamo affrontare la parte più difficile della partita, con gli avversari che spingono a più non posso: alziamo la trincea e, anche se con fatica, riusciamo a non far passare nessuno fino alla fine.
Che dire? Non è stata una sconfitta ma poteva essere una vittoria: contro il Pordenone dobbiamo cercare di rimediare ai punti persi e ci sarà in gioco il primato in classifica. Ma non sarà facile e dobbiamo prepararci bene.

Hanno giocato: Badalin, Brugnera, Pascon, Cardin, Smaniotto, Taffarel, Griguol, De Vivo, Saltini, Cavezzan, Tolardo, Buodo, Paier, Parcianello, Cazorzi A disp. Bellio, Buoro, Zerbato, Mazzariol, Maschio.

 

ODERZO- RIVIERA 81-7

Ci aspettavamo una squadra non molto esperta (non lo era anche il Trieste?) ma siamo andati in campo decisi e vogliosi di fare una buona partita (e forse erano proprio queste le qualità che ci sono mancate la settimana prima a TS). Prima di cominciare ci siamo stretti in un minuto di silenzio per ricordare il nonno di Tommaso Buoro, scomparso da poco, poi abbiamo battuto il calcio d'inizio.
Spinti dalla voglia di dimostrare che la sconfitta subita era solo un incidente di percorso, andiamo a marcare presto e dagli spalti (e dalla panchina) si intravedono degli sprazzi di buon gioco con dei buoni sostegni e gioco al largo.
Continuiamo a marcare per tutto il primo tempo lasciando pochissimi palloni da giocare ai nostri avversari, nell'intervallo vediamo il punteggio di 52 a 0 e ci convinciamo di poter raggiungere i 100 punti (in modo da scroccare un po' di pizze a Gianni) ma, forse per la stanchezza o forse perché la partita ci sembrava ormai finita, ci fermiamo sugli 81 e riusciamo a dare la soddisfazione agli avversari di marcarci una meta.
Tutto sommato è andata bene: anche se non avevamo davanti una squadra fortissima siamo riusciti a reagire alla sconfitta subita e a far prevalere il nostro gioco.

Hanno giocato: Badalin, Brugnera, Martin A., Cardin, Maschio, Taffarel, Griguol, De Vivo, Saltini, Cavezzan, Mazzariol, Buodo, Paier, Parcianello, Cazorzi. Entrati: Smaniotto, Martin P., Battistioli, Bellio

P.S.
Durante la partita a Trieste è avvenuto un fatto degno di nota, un "numero" impensabile, neanche sforzandosi si riuscirebbe a immaginare la scena: sotto la pioggia, su un campo che sembra una palude, batto un calcio di punizione veloce e cerco qualcuno a cui passare la palla. A circa una quindicina di metri da me vedo Andrea Cazorzi, il nostro "piccolo" pilone di 80 kg, carico il passaggio ma non mi riesce al meglio e Andrea si vede arrivare il pallone a un metro dietro la schiena. A questo punto avviene l'impensabile: Andrea guarda la palla, rallenta la corsa, e la colpisce con il tacco al volo cadendo nel fango. Semplicemente magico!!

Ultima modifica: 08/02/2013 alle 15:24

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