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24/01/2011, 15:59
BATTIAMO PORDENONE 15-20: MOMENTI DI BUON GIOCO, MA SOFFRIAMO NEL FINALE.
Non giochiamo la nostra migliore partita, ma portiamo a casa il risultato. Questo da un lato ci soddisfa, naturalmente: significa che la squadra, anche in una giornata non del tutto dritta, trova il modo di tirare fuori le unghie, di sfruttare gli errori degli avversari e di difendere il vantaggio. La preoccupazione sta nel fatto che una certa mancanza di ordine e lucidità ci ha impedito di tenere in mano più decisamente la partita e ha permesso agli avversari, anche per loro merito naturalmente, di starci sempre attaccati e di sfiorare il sorpasso proprio negli ultimi secondi. In prospettiva qualche incertezza c’è, ma i dieci punti in classifica che abbiamo adesso di vantaggio sono un fattore indiscutibilmente positivo. Comunque non commettiamo l’errore di sentirci troppo sicuri: quasi tutte le squadre del girone sono temibili e quasi tutte le partite del girone di ritorno sono insidiose, a partire dalla prossima sul campo di Padova.
Andiamo per ordine. Si comincia e sembriamo in palla: aggressivi, troviamo il break con relativa facilità e conquistiamo spazio. In pochi minuti siamo due volte nei 22 avversari, premiamo a lungo sui 5 metri finchè Balliana penetra e scarica su Giuriolo che riesce a entrare. Le premesse sono buone, ma cominciamo a fare qualche errore nel gioco alla mano, mentre lo scontro tra gli avanti è molto intenso e gli avversari un po’ alla volta ci imbrigliano e ci costringono a perdere slancio. Subiamo una pressione non intensissima ma che frutta due calci a Pordenone, però l’imprecisione del loro calciatore (che alla fine sarà un fattore importante) ci lascia in vantaggio. Poi concediamo ancora un calcio e dopo una touche ai 5 metri ci facciamo trovare scoperti al largo e siamo pari (5-5).
Partita apertissima: ma buon per noi che abbiamo qualche uomo che ha tecnica ed esperienza, quelle che servono a Michele Damo per intercettare perfettamente una palla al largo e andare in meta: 5-10. Simone Bozzo sbaglia una trasformazione facile e si arrabbia, ma all’inizio del secondo tempo si riscatta: torniamo in campo con le idee più chiare e riusciamo a farci strada arrivando anche in area di meta senza riuscire a mettere giù. Poi da una ruck nei loro 22 esce una buona palla che Simone calcia tra i pali in drop portandoci oltre il break (5-13).
Altra fase favorevole agli avversari che premono, ci costringono al fallo (la disciplina a un certo punto comincia ad essere un problema per noi…), vanno in touche, fanno la rolling maul che è una delle loro armi migliori e dopo essere rimasti abbastanza a lungo vicino alla linea di meta riescono a segnare (10-13). Torniamo avanti noi e finalmente mettiamo insieme qualche fase di gioco pulito: mancano 15’ quando Riccardo Martin si inserisce al largo per ricevere e buca gli avversari. Bozzo trasforma
10-20 a 15’ dalla fine e il più sembra fatto. Invece no. Cominciamo a perdere un po’ la testa: la lucidità, che in altre fasi ci ha fatto un po’ difetto, viene meno quasi del tutto. Ci facciamo fischiare una caterva di falli, Paolo Bergamo prende un giallo, lasciamo avvicinare ancora gli avversari alla meta e subiamo la terza segnatura. Adesso la preoccupazione c’è: siamo in 14 ancora per qualche minuto e prendere una meta potrebbe costarci la sconfitta (fortuna che loro non trasformano niente…). Ci cacciamo nei guai il più possibile e anche quando riconquistiamo la palla non riusciamo a tenerla. Finiamo gli ultimi minuti schiacciati sui nostri 5 metri e riusciamo a scamparla con una difesa accanita e un paio di palle rubate in extremis. Il fischio ci libera e possiamo respirare.
Bilancio? Tante cose da pensare e rivedere tra Brocca e i fioi. Bene il rientro di Simone Martin e il debutto di Mihai Radu che dà un bel contributo finchè regge, dopo una settimana un po’ rovinata dall’influenza. E speriamo nel rientro di qualcun altro della lunga lista degli assenti. Siamo contenti per la vittoria ma rendiamo merito agli avversari che non sono stati da meno e segniamoci anche questa partita come quella di Selvazzano come momento da tenere a mente perché serva da lezione per il resto del campionato: dieci punti non sono pochi ma non sono poi così tanti: per non sprecarli non dobbiamo fare fesserie, a partire da domenica a Padova.
Hanno giocato: Martin R., Giuriolo, Damo, Martin S., Zanetti, Bozzo, Balliana, Santarossa, Zoia, Moino, Furlani (st. Sanson), Spricigo, Radu (20’ st. Brescancin), Bergamo (25’ st. Sordon), Carpenè. A disp. Magrin, Padoan, Contò, Martin D. All. Brochetto.
Hanno segnato: 8’ pt. meta Giuriolo nt. (0-5), 31’ pt. meta PN nt. (5-5), 38’ pt. meta Damo nt. (5-10), 6’ st. drop Bozzo (5-13), 17’ st. meta PN nt. (10-13), 25’ st. meta R. Martin tr. Bozzo (10-20), 30’ st. meta PN nt. (15-20).
Ultima modifica: 25/01/2011 alle 23:04
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